Scopri come il comfort e l'eleganza si fondono in un approccio slow e gentile.

Il foundational dressing come scelta di vita
Quando ho iniziato a costruire il mio progetto, non cercavo l’ultima tendenza.
Cercavo un modo di vestire che rispettasse il corpo, i suoi cambiamenti, i suoi desideri.
Un modo che parlasse sottovoce ma con intensità, partendo da ciò che meglio conoscevo: il comfort.
Così è nata la scarpolina scalza, e anche se non l'ho mai esplicitato da sempre mi ispiro al foundational dressing, ovvero l’arte di costruire un guardaroba essenziale, coerente, autentico e comodo.
Cos’è il foundational dressing (per me)
Il foundational dressing è la base solida su cui costruire ogni giorno la propria identità visiva.
Non si tratta di “avere sempre lo stesso stile”, ma di sapere cosa ci fa sentire bene, cosa funziona per noi, cosa ci rappresenta nel tempo.
Nel mio lavoro, foundational dressing significa:
Capi che si parlano tra loro
Palette neutre, rassicuranti ma mai noiose
Linee che abbracciano, non costringono
Volumi che respirano
Materiali che si fanno toccare e durano nel tempo
Mi ispiro a brand come Totême, The Row, COS, Arket, Studio Nicholson, Jil Sander, Cuyana: diversi per estetica, ma uniti da un comune denominatore di eleganza funzionale e ascolto del corpo.


Il comfort non è un'opzione: è la mia stella polare
Il comfort non è una concessione al tempo che passa, come se gli anni ci imponessero di arrenderci. È un punto di partenza.
Dopo i 40 anni, il corpo cambia - per lo meno è ciò che succede al 90% delle donne. E il nostro modo di vestirci dovrebbe evolvere con il corpo, non contro di lui e non subirne i cambiamenti.
Nelle mie collezioni, ogni capo e ogni scarpa sono pensati per accompagnarti.
I pantaloni non stringono, ma slanciano
Le scarpe hanno forme ergonomiche e linee pulite
I top si muovono con te, non contro di te
Eleganza e comodità non si escludono. Si esaltano.
Minimalismo, ma con anima
Il mio è un minimalismo caldo, tattile, non rigido.
Non mi interessa svuotare, mi interessa selezionare.
Ogni capo che scelgo – o creo – ha un perché.
Non serve urlare per essere viste. A volte basta una cucitura ben fatta, una texture che accarezza, un taglio che lascia spazio.
"Anche i volumi più architettonici possono avere morbidezza, anche il rigore può contenere poesia"
Uno stile slow e gentile
Nel mio lavoro, porto avanti un approccio slow: pochi capi, scelti con attenzione, raccontati con cura.
Mi occupo personalmente della selezione, delle foto, dei testi.
E nel mio temporary store, a Milano, sono io a raccontare ogni cosa: guardandoti negli occhi, ascoltando le tue esigenze.
Per me, vendere è soprattutto creare relazione.
Ed è per questo che ogni collezione nasce da un pensiero: “Posso riutilizzare questo modello nelle prossime stagioni?”
Un guardaroba che respira (insieme a te)
Il mio sogno? Aprire l’armadio e sentirmi libera, non costretta, non frustrata dall'impossibilità di non riuscire ad abbinare ciò che ho.
Che ogni abito sia una scelta di autenticità.
Che ogni scarpa sia un invito al movimento, non una rinuncia.
Vestirsi non deve essere una lotta, ma un gesto gentile.
Il foundational dressing è questo: meno confusione, più presenza.
Meno, ma meglio.
Conclusione: una moda che accompagna
Il progetto Scarpolina Scalza nasce da qui: dal desiderio di costruire un guardaroba che abbia senso, durata, anima.
Non perfetto, ma vero.
Non appariscente, ma potente nella sua discrezione.
Se stai cercando uno stile che ti ascolta e ti accompagna, sei nel posto giusto.
Io sono qui, per camminare con te. A piedi scalzi, o quasi.